martedì 3 agosto 2010

Genio italico

Sono convinto che sia sbagliato farsi un’idea dell’evoluzione della società italiana leggendo i commenti di Yahoo Sport.
Gli italiani non sono tutti così. Nemmeno quelli che scrivono i commenti su Yahoo Sport sono così. Su internet però si scatenano, si lanciano contro gli altri solo perché gli altri non sono umani, ma iconcine con nomignolo e commento. Sono convinto che sia così. Almeno un po’.
Una volta ci deve essere stato un moderatore. Troppo lavoro, ora i commenti passano così come sono, con giusto un punto fra le due Z della più popolare fra le parole con la doppia Z. Ed è festa grande. Attacchi a colpi di parolacce, talmente carichi, forti, esagerati che sembra che a scriverle sia stato un decenne felice per l’effetto visivo provato scrivendo cacca, cacca e ancora cacca. Si storpiano i nomi degli altri, ci si dà dell'ignorante, si deplora, schernisce, ci si indigna e si invocano sanzioni, restrizioni, giutizia. Si usa ovviamente senza risparmio la parola “vergogna”, ma soprattutto si sproloquia, si insulta, si manda in der posto. Come nel paese reale, direbbero gl'impietosi. Secondo me no, non è possibile che il livello di livore sia levitato così.

Però a volte ci penso e mi viene da chiedermi se non sia veramente vero, che la gente ha cominciato a lanciare odio così, come le bocce di plastica in spiaggia, ma senza neanche prendersi la briga di vedere chi va più vicino al boccino. Non sono mica laggiù a testimoniare, io. Cosa ne so di quello che succede? Ma poi mi tranquillizzo. È l’anonimato, la spersonalizzazione, si sa. L'essere umano prova empatia per i suoi simili, ma solo quando si rende conto che gli sono in effetti simili, non quando guarda ad un'iconcina con il nomignolo.


E comunque non riesco a credere che sia solo un fenomeno italico. E infatti ieri avevo tempo, così sono andato a fare il giro degli Yahoo Sporti europei. Volevo vedere com'è all'estero, se siamo solo noi italici, o se la passione per lo sputarsi addosso a vicenda ci accomuna a salive create metabolizzando cibi differenti.


E la risposta è metà e metà. Perché sono partito dalla Germania e là non è che mi aspettassi più di tanta inciviltà. I tedeschi imparano l'etica a scuola e si vede. Nei rapporti sociali sono macchinosi, ma funzionali. Sul forum, commenti lungagnoli, seriosi, come piace a loro, ma nessun insulto. Solo casi di educato dissenso. In Inghilterra finalmente qualche invettiva, non contro gli altri utenti, ma tutti uniti contro i soggetti degli articoli. Giocatori, mogli, allenatori: la stampa sinistroguidante rende il gioco semplice indicando già chi è colpevole e deprecabile.


Poi vai in Francia e Spagna e vedi che sono come noi. A parte per il fatto che là gli utenti non si prendono la briga di tornare per vedere se l'intervento è stato a sua volta commentato (il sistema lo rende un'operazione complicata, ma in Italia lo si fa ugualmente), ma soprattutto si nota una certa carenza di fantasia. Nomignoli ispirati al nome reale, insulti classici, in contrapposizione con la fantasia italica, fatta di iperboli grottesche sulle dimensioni dell'amore e arzigogolate varianti della sessualità.


E alla fine vedi che l'italiano non è male. Anzi, l'italiano è male, ma lo è con classe. Se deve insultare qualcuno, l'italiano usa la fantasia.

1 commento:

Aria ha detto...

http://www.facebook.com/#!/pages/Insulti-Romani/96018290322?ref=ts