domenica 15 maggio 2011

Cose in chiaro

Ecco, mettiamo le cose in chiaro. Perché ho sentito gente parlare di sogni e qualcuno (Matteo Caccia, su Radio 24) mi ha anche chiesto se sono un hippy.

No. Non credo nel seguire i sogni. Magari l’ispirazione, ma i sogni no. I sogni sono americanate e poi lo sappiamo tutti che una volta realizzato uno ne devi trovare uno nuovo per sostituirlo.

Mi è sempre piaciuta l’idea di viaggiare, ma i sogni sono altri. Sono cose tipo essere pagato per dormire, avere una nazione intera che ascolta le tue opinioni, la fine delle mafie o il loro trasferimento in Scandinavia, il Milan che vince altre 3 coppe con le orecchie o l’Italia governata da un tiranno illuminato per almeno 30 anni.

Se ho lasciato il lavoro e sto per partire per un periodo indefinito è perché se ne parlava con Lilù e lei ha detto “facciamolo”. Appurato che non stava parlando di sesso, c’ho pensato e ho detto di no. Poi un giorno mentre facevo tutt’altro ho realizzato che anche nel caso in cui andare fosse un errore, ci guadagnerei comunque qualcosa [vedere il mondo, N.d.T.]. La mia era una di quelle che il mio capo avrebbe chiamato "win-win situation" e a quelle cose là non puoi mica fare che no.

Così alla fine si va, altro che sogni.

2 commenti:

Felix Lalù ha detto...

Amen, fratello

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo. Abbiamo sogni quando abbiamo vent'anni e "la vita è tutto chi lo sà" ma da adulti, la nostra felicità sta proprio nella capacità di vedere il bello di quei sogni che avevamo e nell'adattarci alla vita siuscendone a vedere, almeno di sbieco, la bellezza.

Annamariayah