giovedì 24 marzo 2011

Solo una

Odio scegliere. Mi costringe ad abbandonare tutte le possibilità tranne una.

Pazienza finché si tratta di scegliere una scuola, un’università, un lavoro. Ho sempre fatto a caso e mi è sempre andata bene. Ma ora, tu, amico blogghettaro che mi inviti alla radio, mi chiedi di scegliere una (una) canzone italiana per il programma.

Allora devo abbandonare tutti i programmi per oggi e concentrarmi.

Mi concentro.

Facciamo che non metto le cose che si conoscono. Se le conoscono tutti, che gusto c’è? Allora niente Baustelle, che tra l’altro so che piacciono anche a te e li avrai già messi, no?



Togliamo anche questa, che è un po’ nociva per l'etere.



E questa, che che quell’organo secondo me ci starebbe come una torta ad un compleanno, però dura troppo e se me la tagli poi mordo.



Allora, visto che si parla di italiani in Olanda e delle loro biciclette, alla fine metto questa, che ha sta chitarra sdrucciolevole come lo Stelvio d’inverno, che quando l’ascolti in sella ti fa sentire come se ti scorressero i titoli di testa di un film davanti al manubrio. Sì, è lei la mia canzone italiana all’estero di fiducia.



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