venerdì 26 novembre 2010

Qui potrebbero piovere giraffe

"Facciamo che è una giraffa", faccio io. Così zampetta zampetta e diventa una giraffa, che i topi quassù dove un tempo c'erano le paludi sono quasi banali. Che poi non si sa neanche se è davvero un topo, perché per come graffia il cartongesso, di notte, direi che sembra più un gatto. Anzi, l'ipotesi del gatto era quella finora in auge.

Ipotesi 1: Uccello.
Sintomi: leggero rumore simile a battito d'ali sopra i pannelli di cartongesso del soffitto.
Scenario: un merlo avrebbe nidificato in una crepa fra il materiale isolante e il pavimento dell'anziano rasta dalla voce da thriller del piano di sopra.

Ipotesi 2: Topo.
Sintomi: zampettio rapido. Il battito d'ali diventa riconducibile a movimenti generici in spazi ristretti.
Scenario: un roditore di dimensioni ridotte (escluso quindi il capibara) si sarebbe infiltrato sopra il pannello di cartongesso, insediandosi con comodità e tepore fra il materiale isolante e il pavimento dell'anziano rasta dalla voce da thriller.

Ipotesi 3: Gatto.
Sintomi: zampettio felpato ma pesante, rumore sempre più insistente di graffi volti ad aprirsi un varco in prossimità della parte superiore del letto.
Scenario: L'anziano rasta, udendo i rumori del topo di I2, avrebbe sollevato una mattonella, ponendo un gatto nell'incavo fra i due piani, destinato a rimanere in loco per prevenire il rischio di futuro ripopolamento rodente. Il felino, in assenza di cibo, starebbe tentando di aprirsi un varco verso l'appartamento più vicino. Il nostro.

Ipotesi 4: Giraffa.
Sintomi: graffi di intensità tale da farli sembrare prodotti da zoccoli. L'ampiezza della diffusione del segnale lascia presagire un animale di estensione corporea elevata, ma peso più limitato di quello di un pachiderma. Epicentro sopra i cuscini del letto.
Scenario: i vicini del piano terra, dopo che le piante di marigianna nel loro giardino hanno perso ogni principio attivo di trasgressione, si dono dati al contrabbando di animali esotici e la giraffa sotto il letto non ci stava. L'ipotesi sarebbe teoricamente applicabile anche per il megaterio, ma è in realtà da escludere, in quanto l'animale risulta estinto.

Intanto la giraffa graffia in silenzio. La notte passa con una spada di Damocle pelosa sopra la testa. E la mattina si ringraziano gli dei per le piccole cose, una doccia calda e un soffitto intatto. Fa bene alla vita. E stasera arriva Lorra Lorra a porre rimedio. Ma chissà cosa pò fare una minuta ragazza bulgara contro un'invasione di animali africani.

3 commenti:

Aria ha detto...

Forse può portare un predatore naturale bulgaro. O naturalizzato bulgaro.

bastian contreras ha detto...

E quali sono i predatori bulgari? Di bulgaro conosco solo lo iogurt e il pipppero e il fatto che la gente si chiama Cristo.

Aria ha detto...

Qui vicino c'è un paese che si chiama Bulgaro Grasso. Magari è lui il predatore naturale.