mercoledì 12 novembre 2008

L'alcolismo di Saviano

È bello vedere che tutti stanno parlando di Saviano. Io su di lui posso aggiungere una cosa sola: ha praticamente la mia età.

Ho cercato di leggere ogni suo articolo, aprire la sua mente e sfogliarla, come se fosse un giornale appallottolato, pensando sempre che a giorni lo avrei potuto perdere.
Rubandogli le parole ho cercato di spiegare la camorra ai miei amici stranieri evitando i luoghi comuni del settentrionale che parla del Sud e cadendo di sicuro in errore più volte.

E ora all’improvviso mi sembra di capire. Negli ultimi mesi ho parlato molto con qualcuno che stava cercando di eliminare l’alcol dalla sua famiglia. La birra nel Nordeuropa si sa, è una passione. Nei paesi piccoli poi non c’è molto da fare e spesso bere è l'unico hobby. Così l'alcol ha reclamato la sua parte e anche oggi il maschio di famiglia si sente in dovere di manifestare la sua virilità con cadenza settimanale.
E per favore, evitiamo i discorsi su come noi italiani siamo superiori in questo. Anche Casadei cantava “Non beve, non fuma, ma che uomo è”.

Ma fatemi finire. L’alcolismo entra discretamente e quando diventa normalità non ci si accorge neanche della sua presenza. Viene dato per scontato, come la sveglia alle 7, i doveri coniugali o il campionato di calcio. E tutti credono di vivere felici e non pensano neanche che potrebbero avere un problema, semplicemente perché non conoscono la vita senza problema.

Ma il problema esiste, come esiste anche chi si accorge che esiste. E questa persona non ha vita facile. Viene considerata anormale, ingrata per il suo prendere le distanze dalla famiglia, capricciosa, debole, anche se il solo fatto di allontanarsi dai padri implica un coraggio che non accetta compromessi.

Spesso questa persona è donna. Le donne sanno porsi obiettivi e impegnare un’intera vita per raggiungerli. Saviano invece è uomo. Un femminiello, pare scrivano sui muri di Scampia, forse nel senso che ha gli attributi come solo una donna può avere. E anche lui vive in un sistema alcolizzato fino alla cirrosi, talmente abituato al cancro che sono le cellule sane ad essere considerate malate.

E occhio comunque, perché il cancro ha mille metastasi e anche noi crediamo di vivere una vita normale.

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