Nei paesi meno abbienti, mi ha sempre fatto effetto quello
che la gente fa del suo tempo. Certo, la maggior parte viene investita nello
sfangare la giornata, ma il resto. Uomini seduti sull’asfalto davanti a casa in
Indonesia, gruppi di ragazzini su soglie di porte in Africa, o per strada, o
lungo le strade. Gli uomini, perché le
donne fanno sempre qualcosa, cuciono, cuociono, riparano reti. Gli uomini
al massimo fumano.
Io che se non faccio almeno una cosa utile al giorno sento
di aver sprecato il mio tempo. Tempo utile e non lavorativo, che il lavoro magari utile lo è, ma
chissà perché non dà il sentimento di occupare bene il tempo.
Finché ora sono qui in questo periodo di sostanziale vuoto.
Io che il vuoto qualche mese fa oddio, ora invece quel vuoto lo capisco, mi
siedo sul divano, va bene anche con un libro (pagina 853), a patto di non
superare le 2 pagine in 10 minuti, va bene anche la tivvù, basta che non sia né
interessante da coinvolgermi, né stupido da farmi incazzare. Poi capita che mi
sveglio, e in dieci minuti faccio quello
che di solito facevo in un’ora.
La verità è che i tempi morti, morti non sono. Pompano le abilità, come nei videogiochi, e in questo videogioco che è la VeraVitaReale (per PC, Xbox e quello che vuoi tu), l'abilità, tanto preziosa quanto sottovalutata, è la lucidità.
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