sabato 4 maggio 2013

Per te che credi di puzzare di piscio



Ieri in TV ho rivisto la pubblicità di quel prodotto che promette di bloccare gli odori causati dalle piccole perdite di urina. Credo sia una specie di salvaslip, ma per l’attenzione che ho fatto potrebbe essere anche uno spray. Ricordo solo che è un prodotto unisex. Ora, se ci pensiamo bene, tutti sappiamo che l’odore delle piccole perdite non è abbastanza forte da essere percepito all’esterno, a meno che non si tengano le stesse mutande per una settimana. Ma è il modo in cui la voce della pubblicità lo dice, l’ovvietà con cui tratta l’argomento, che ti fa convincere che il problema esista davvero.

Così scopriamo un’altra necessità che non sapevamo di avere. Come se non bastasse il fatto che già ci laviamo i denti con il dentifricio con lo sbiancante e lo spazzolino che massaggia la lingua. Queste cose che peraltro non ho mai visto in un'altra nazione oltre alla nostra, sempre la più ipocondriaca, dove la gente si disinfetta ogni volta che si fa un taglietto, per prevenire infezioni, o sta a casa dal lavoro perché è raffreddata. O come la tipa che conosco, che lava l'insalata con il disinfettante prima di darla ai figli piccoli.

Capostipite di questa ossessione per la pulizia è ovviamente il bidet, oggetto per noi imprescindibile, ma che siamo gli unici al mondo ad usare. E avendo avuto l’onore di levare qualche mutanda straniera, posso confermare con sicurezza che nessuno dei soggetti in questione puzzava di culo.
Mutande che puzzano di pipì
Mutande che puzzano di urina


Nota: A fondo pagina potete sbizzarrirvi a studiare quantità e provenienza delle persone che capitano da queste parti cercando “mutande che puzzano di piscio” su Google.

11 commenti:

Giuse ha detto...

Il bidet lo usano tutti i musulmani, in effetti in europa lo abbiamo importanto noi e i portoghesi, entrambi sotto dominazione araba per qualche periodo. La forma non è la stessa (manicotti in turchia e sud est asiatico, bottiglie con innaffiatoio in persia e caucaso, addirittura -mi dicono- sassi in sudan) ma l'uso si, ed è prescritto dal corano. Detto questo, l'ipocondria italiana è memorabile, dalla febbre a 37,1 (per capirci, i termometri hanno variabilità da uno all'altro di 0,5 gradi, quindi statisticamente 37,5nel 50% dei casi è in realtà sotto il 37, nel 100% dei casi per i termometri digitali che son tarati più alti di quasi un grado), alla presunzione di saper distinguere i diversi mali di viscere l'uno dall'altro (quando i nocicettori si trovano solo nell'intestino). questo è un articolo bellissimo http://www.bbc.co.uk/news/magazine-15987082 saluti!

bastian contreras ha detto...

Sapevo di poter contare sul tuo parere sul bidet, tu che te lo sei fatto montare in versione portatile in Olanda. Anche in Indonesia hanno uno spinotto che fa da bidet, o più spesso una vasca piena d'acqua con un recipiente per l'applicazione, ma a loro serve perché non usano carta igienica.

L'articolo è meraviglioso! La cervicale la volevo anche menzionare, come le nostre madri pensano che moriremo se non ci asciughiamo sempre i capelli. Il fatto è che poi è ovvio che se ti asciughi sempre i capelli, la volta che non lo fai ti prendi un malanno. Ma le mamme italiane trovano crudele fare ai loro bimbi qualsiasi cosa inerente allo svezzamento.
La cosa più bella dell'articolo è che è scritto da un inglese e loro sono l'esagerazione contraria rispetto a noi... Vedi le famose maniche corte in inverno senza le quali non puoi essere un vero uomo.

Giuse ha detto...

vero vero. Leggevo tempo fa un libro eccellente (Bad Science, Ben Godacre) che parla (tra le altre cose) di ricerca medica, e che si sofferma sulla potenza dell'effetto placebo: pensa che la posologia e l'attitudine del medico arriva a causare effetti opposti a quelli attesi del farmaco, questo con farmaci di provata efficacia (antidolorifici dati con approccio scettico hanno portato un incremento del dolore invece che una diminuzione!). Quindi un (non più) bambino italiano che si sente male con 37 o i presenza di corrente d'aria si sente male davvero, solo che la ragione reale è psicologica (poi somatizzata), non fisica: ti senti male perchè in quelle condizioni ti hanno sempre detto tutti che ti saresti ammalato.

Anonimo ha detto...

Hai avuto fortuna ,amico, oppure ne ho avuto poca io, se è vero che mi è capitato di abbassare più di una mutanda, anche italiana, scoprendo porcherie sulle quali è meglio sorvolare. Il bidet, o bidè, è sana ed elementare conquista di civiltà, una delle pochissime cose, tanto per non dire l'unica, che mi ha sempre reso "orgoglioso di essere italiano" (oddio l'ho scritto). Non ho bisogno di sentirmi superiore a nessuno, ma mi basta pensare come va in giro troppa gente per togliermi ogni complesso di inferiortà.
Il fatto poi che l'uso del bidet sia diffuso nei cinque continenti fregandosene delle abituali linee di distinzione tra popoli più o meno civilizzati non è l'ennesima conferma di quanto relative siano, appunto, tali distinzioni.
Quanto al bidet vero e proprio, esso non è che un accessorio utile ma non indispensabile. Avendo viaggato in camper per una discreta quantità di mesi, ho (ri)scoperto che esistono anche i ruscelli i laghi i fiumi ed il grande mare, ed in assenza d'essi pratiche bottiglie di plastica che compiono perfettamente la loro funzione. Avere il culo pulito non è snob, è un piacere.

Su tutto il resto del post ovviamente concordo al cento per cento. La crisi grossa, quella vera, sta dentro la testa della gente, se riescono a vendere quella roba per gli odori del piscio.

Anonimo ha detto...

E.C.
"non è l'ennesima conferma" va ovviamente letto: "non è CHE l'ennesima conferma.

Anonimo ha detto...

E.C. n.2
Nel precedente E.C. ho lasciato aperte delle virgolette. Andrebbero ovviamente chiuse.

Anonimo ha detto...

discettate sulla pulizia delle mutande che avete abbassato, ma mi domando cosa hanno pensato delle vostre mutande coloro le cui mutande sono state oggetto della vostra osservazione.

Comunque, l'articolo lo consocevo già ed dice una cosa che ho constatato anche io più di una volta: all'estero se qualcuno ha mal di pancia e tu chiedi "ma hai male allo stomaco o all'intestino?" ti guardano come se fossi pazzo.

E sappiate che da brava italiana soffro di cervicale! ;)

Saluti,
Annmarayah ;)

Anonimo ha detto...

Gentile anonimo, personalmente, visto l'uso intensivo che faccio dell'oggetto bidet, non ho problemi a discettare sulle mutande altrui, né sulle mie. Potrei anche dire: "Provare per credere"; ma temo la reazione incarognita del/della benspensante di turno.
Quanto al non saper distinguere un dolor di stomaco da uno all'intestino, mi sembra piuttosto curioso: sono dolori, o fastidi, totalmente differenti, come una fitta alla milza e un'opressione al torace, come un dolore renale e uno lombare...

Giuse ha detto...

I dolori li percepisci come differenti a causa della spiegazione che dai di questi, più o meno inconsciamente. Il gruppo di cellule del dolore che te li fa percepire è lo stesso per tutti gli organi interni e si trova nel tratto inferiore dell'intestino (ce ne sono anche alcune nella milza, che fa eccezione). Ovviamente se l'organo irritato coinvolge la pelle allora il dolore è localizzabile (per esempio se si gonfia, o se l'irritazione si diffonde). Il torace o il dolore lombare sono un'altro discorso in quanto dolori muscolari, che non riguardano quindi gli organi interni di cui parla l'articolo

claudia ha detto...

Scusate, adesso io non ho abbastanza byte per leggere l'articolo (son nella casa nuova), che peraltro mi son gia' salvata e leggero' a sbafo al bar vicino, appena mi ripiglio. Ma una domanda mi sorge spontanea: quindi, se io mangio la peperonata fredda e sto male perche' non l'ho digerita oppure prendo freddo perche' mi siedo sulla preda (che la sia calda che la sia freda etcetc) sarebbe lo stesso male? O se bevo latte e poi ho i crampi (visto che il mio intestino non lo ama)? O i recettori che me lo fanno percepire son tutti in un posto e mi dicono "attenzione, male orecchio destro" "attenzione, male stomaco basta peperonata fredda di sera" etc?
Peraltro, visto che sono almeno 15 anni che non uso nessun tipo di farmaco, se non rimedi omeopatici unici (e son stata anche malata parecchio), e cosi' anche mia figlia (lei solo 7, di anni, per ovvi motivi), non posso che condividere l'importanza del cervello sulla salute di un individuo (soprattutto il secondo, di cervello, e cioe' la pancia).
Poi, piu' viaggio e conosco gente di tutti i posti e piu' mi convinco che noi italiani siamo estremamente puliti. E che il concetto di "te lo lascio pulito" per un inglese, per esempio, e' mooolto diverso dal nostro (riferito allo stato della cucina che sto pulendo, per esempio, aaarghh).
Ma accidenti, io un discorso con voi tre me (due vi conosco, per il terzo vado sulla fiducia) lo farei davanti a qualcosa da bere o da mangiare, che qui mi si incastrano troppe idee!! Torno a casa tra un mesetto, per un mese, se ci siete :-)

claudia ha detto...

PS: e comunque, se uno e' pulito e l'hanno educato ad esserlo, anche se non c'e' il bidet, in casa, si lava lo stesso, eh. Vasca da bagno con flessibile annesso o doccia ci sono ovunque, almeno in Europa (e anche in Sudafrica!). Invece, la cosa che mi ha sempre fatto impressione, dei tedeschi, e' l'uso smodato di salviettine simil carta igienica imbibite e profumate, tipo quelle che si dovrebbero usare per i neonati (io, chiaramente, non le usavo con la mia, tranne in viaggio; anche perche' e' provato che, lasciando la zona in questione umida, possono agevolare la comparsa di spiacevoli effetti secondari, almeno nei bimbi)