martedì 11 dicembre 2012

Tornare



Tutti mi dicono che è cambiato tutto, non vedi? E invece in un anno e mezzo mi pare che non sia cambiato niente. I miei non sembrano invecchiati, evito lo shock, e siccome lo shock l’avevo messo da conto è quasi uno shock non provarlo. 

Cambia solo che, dopo un anno e mezzo con una maniaca dell’organizzazione, capita che i miei decidano di lasciare Malpensa per raggiungere il Lago di Como senza mappe. Capita questo, e capita anche di parcheggiare in riva al lago e scoprire per caso che è il Lago Maggiore. A passare tutto sto tempo con un’unica persona, viene naturale presumere che tutti siano come lei. 

Comunque è bello, il Lago Maggiore. Sembra quasi Lake Wanaka, solo con gli eremi al posto delle case degli Hobbit. Piuttosto emblematico.


E poi si torna a casa, qui nel Tennessee (TN). Il viaggio in autostrada serve come briefing, per imparare nati, morti e sposati del paese, strumenti fondamentali per l’interazione a livello locale. Quando arrivo sono preparato, so che devo chiedere al Franz come va con la casa nuova e a mia cugina come sta la bimba. Loro lo apprezzeranno, e in cambio mi chiederanno come è andato il viaggio.

Questa stanca, vecchia Italia è per me una ventata d’aria fresca, metaforicamente e meteorologicamente. Scopro di aver bisogno di una pausa dalla mentalità anglosassone. Tipo che quando al bar vedo qualcuno che rifiuta una birra per prendersi un chinotto gli sorrido. E lui non sa perché, ma io invece sì, non credere sia per simpatia, amico, è solo perché nell’Anglosassonia, se prendi qualcosa di analcolico, vuol dire che sei una mezza checca. Al punto che io, che mi autoeleggo Bastian Contrario per antonomasia, per fare diverso mi sarò ubriacato forse una volta in un anno e mezzo. 

Sono così stufo del mondo anglosassone che quando vedo la faccia rubizza di Wayne Rooney su Sky, un conato mi fa cambiar canale. Per qualche giorno, mi nutrirò solo di Serie A.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Evviva il provincialissimo chinotto, Marco, e le abitudini locali, purché non troppo a lungo. E... lasicamelo dire: evviva la mancanza di organizzazione ;) Vuoi mettere il Lago Maggiore col lago di Como? ;)

claudia ha detto...

Fantastico! Pagherei per essere in macchina con qualcuno convinto di andare al lago di Como e che finisce al lago Maggiore (io non ci son mai stata, sara' che il mio aereo arriva sempre a Verona). Anch'io , la ventata di aria fresca. Ma dopo un mese sentivo gia' dei dolorini da freddo a cui non sono piu' abituata. :-)

bastian contreras ha detto...

Io invece mi sento placido e al caldo qui a casina. E dopo gli inverni in Ir- e Olanda mi sembra ancora incredibile la quantità di giornate di sole che abbiamo qui.

claudia ha detto...

Anch'io a casa, era il fuori, il problema ;-)
Appena finita la parentesi baltica anche a me Trento sembrava calda e con tanta tanta luce. Ma dopo quasi due anni di Sudafrica mi si son riscaldate di nuovo le ossa. Dopo un anno di luce assurda, e in tutte le stagioni sempre uguale (e tu sai di cosa parlo), avevo bisogno di buio e freddo, di inverno. Ma evidentemente un mese e' stato sufficiente (sai, la volpe e l'uva, etcetc)