mercoledì 5 dicembre 2012

Sospeso



È un po’ come trapassare in un’altra vita. Ci sono tutte ste cose che cambiano: che passi dall’estate all’inverno, dai giorni lunghi alle notti pomeridiane, dai letti sfatti al piumone che conosci da sempre. 

Per sintonizzarti hai due giorni d’aereo, sospeso fra il Qua e il Là, il Questo e il Quello,  la Vera Vita e la Vita Reale. 

È come un fuorionda, libero da convenzioni di spazio e tempo. Perché c’è solo notte e giorno, e decidi tu se sono le sei di mattina come alla partenza, o del pomeriggio come all’arrivo. E se guardi dal finestrino vedi una pianura che forse è l’India, e forse è il Kazakistan, o magari addirittura la Birmania. Non sono mai stato in India, ma forse l’ho vista dall’aereo. Dal finestrino, credo di aver scorto l’Everest. E ora come faccio con l’applicazione di TripAdvisor su Facebook? Segno che l’Everest l’ho visto o no?

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