Guardo le fotografie
del viaggio e mi rendo conto che non rendono. Perché la foto ti mostra quello
che vedi, ma toglie tutti gli elementi circostanti. Vedi una montagna, ma non
la fatica che hai fatto per scalarla, o il profumo di Turkish Delight dei
tronchi dei mohair che si sfaldano. Il contesto è più importante di quanto uno
creda.
Penso a duecento
anni fa, quando andavi in un posto e al massimo lo avevi già visto disegnato.
Presente quei disegni a china sui libri del Settecento? Bisognerebbe spegnere
la digitale e ricominciare a schizzare sui notes, essendone capaci. Le immagini
stupirebbero ancora chi le vede, non solo perché un disegno è inscindibile dal
contesto, ma anche perché un’immagine non rappresenta fedelmente, ma ti
costringe a completarla, metterci del tuo. E anche se non lo sai, il bello è
tutto là. Alla fine il paesaggio in fotografia è come una donna nuda, nel senso
che una in bikini è molto più sexy.
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