Mi sa che ho capito perché le ostriche sono così care. Il segreto per abbassare i prezzi è ottimizzare, rendere efficiente. Tutte cose che stavano molto a cuore al mio capo proattivo, quello che avevo un anno fa. Qui invece lavoriamo fra le 4 e le 6 ore al giorno, con calma e lunghe chiacchierate. Mentre ripariamo i cesti di plastica per mettere le ostriche in mare, Joah fa marcia indietro col muletto e ne demolisce una. Non è una svista, è che per una o due non vale la pena di farsi problemi.
Poi scendiamo in mare verso i tralicci a cui sono appesi i cesti pieni. Io che ammiro Shane perché sa esattamente dove togliere e dove aggiungere i cesti ogni giorno, scopro che in realtà va ad occhio: ferma la barca nel primo segmento vuoto che vede e piazza i cesti pieni, poi cerca una zona vicina in cui le ostriche sembrano abbastanza mature. In pratica alcuni cesti vengono raccolti dopo sette o otto mesi, e altri sono là da anni. Ecco spiegati i cesti pieni di ostriche morte che abbiamo raccolto lunedì.
Poi sulla via del ritorno un cesto cade in mare. Matty sghignazza mentre racconta fuckeggiando copiosamente che sul fondale devono essercene a migliaia. Una volta poi ha affondato la barca, perché era troppo carica. Lo dice in una risata punteggiata di fuck.
Ho sempre sognato un lavoro così, dove lavori partaime e guadagni intero. Niente corse, niente proattività o gente che chiama i problemi sfide. E sono rilassato, disteso, lucido. Il partaim è la risposta alle angosce della vita moderna.
4 commenti:
Mi pe pisciuta soprattutto questo:
"gente che chiama i problemi sfide".
Ciamano i problemi "challenges" o "issues", chiamano il fare la spia "escalate" e così via ;)
Viva il part-time, io l'ho sempre detto! ;)
Ma non è così facile traovare un part-time che ti dia da vivere ;)
Ti piacciono le ostriche?
Annamaria
Io conosco una persona in Canada che è molto brava ad escalare...
La sai una cosa? Le ostriche me le sto facendo piacere, ma non posso dire di andarne matto.
Pensiamo le stesse cose nello stesso momento, anche a 15 mila chilometri di distanza (circa). Voglio una vita. Voglio il part time dietro casa.
Lo dico da mo´...son venuta down under anch´io, per evitare lo stress! Per intanto, ho iniziato a insegnare italiano 3 ore il sabato mattina ad una classe di 11 novenni sudafricani con origini italiane. Poi un´ora o due alla settimana alla propietaria di un panificio-bar-pseudo ristorante (ingredienti di qualitá elevata) mia coetanea scappata vent´anni fa da Sarajevo che ha sempre sognato di imparare l´italiano. Vado da lei, ci sediamo ad un tavolo all´ombra e mi offre pure la colazione. Magari non divento ricca, ma la pagnotta la porto a casa.
(Ps: il lavoro vero, quello a tempo pieno, é fare il genitore di una bambina che va alla deutsche schule,e ancora alla materna...massacrante, quello che ti chiedono...;-)
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