domenica 6 aprile 2014

Il sottopelle



La Musica di Merda esiste. Ma non è questo il problema. Il problema è che di musica buona ce n’è troppa. Ce n’è talmente tanta che non ce la farai mai ad ascoltarla tutta.

Così alla fine sono i fattori personali che ti fanno scremare fra i dischi che ti entrano sottopelle e quelli che non riuscirai mai a onorare con la quantità di ascolti che meritano. Perché il sottopelle richiede tempo. E tanti ascolti nei momenti giusti.

Tipo quel CD che avevi in macchina in vacanza e che per pigrizia o inerzia hai ascoltato solo quello per tutta la settimana. Quello è probabile che lo riascolterai sempre volentieri. O quello che mettevate mentre vi ammazzavate di canne e grappini con i tuoi amici, e quello che ti ha regalato quella persona lì, quello che viene bene alla chitarra e quello di quel concerto in quel festival là. 

Con Spotify tutto questo viene meno. C’è troppa roba e non capita mai di ascoltare un disco più di due volte. Finisce che ora conosco centinaia di gruppi, ma sottopelle nisba, ultimo ingresso registrato: la siringa per le analisi del sangue. Era il 2013

È che c’è troppa musica buona per non essere poligami. Però alla fine se ti fai una diversa ogni sera, dopo un po’ mi cadi in alienazione.

Nessun commento: