mercoledì 19 ottobre 2011

Le conseguenze della Lonely Planet

La Lonely Planet dice che a Candikuning, se guardi bene bene nel mercato dei fiori, in un cantone ben imboscato ci trovi il cesso pubblico più pulito e occidentale dell’Indonesia.

Ebbene, sono stato al mercato di Candikuning, ho superato lo sbarramento di bancarelle tutte uguali, con sarong, cartoline e spezie comprate al supermercato all’angolo e rivendute al quintuplo, e alla fine ho trovato due corridoi pieni di vasi di fiori appesi alle pareti a coprire ogni spazio libero. Non che fossi spinto da inderogabili necessità corporali, ma ho cercato il famoso bagno, giusto per curiosità. Impossibile stabilire quale fosse, perché tutti gli edifici intorno al mercato avevano cartelli con scritto “Toilet – 2000 Rupiah”.

Sono le conseguenze della Lonely Planet. Scrivono che un posto è buono per andarci al cesso, e i fedeli lettori cercano il cesso. E gli autoctoni sono poveri ma furbi, e si accorgono subito di cosa vuole davvero la gente. Non so se se ne chiedano il motivo, perché non è gente da farsi troppe domande, ma ci tengono ad offrirti quello che cerchi. Magari meno pulito di quello originale, ma per loro è la sostanza che conta: tu cerchi il cesso, eccoti il cesso.

In certi posti la Lonely Planet è l’unica guida disponibile. In Indomalesia non ne ho mai viste altre. Al massimo qualche Routard qua e là, ma anche i francesi di solito scelgono la guida australiana. E comunque di solito i posti segnalati sono gli stessi.

Quindi finisce che il mattone tascabile del pianeta solitario, invece di descrivere una realtà, la cambia. Così gli ostelli elencati nella categoria “budget” vedono aumentare all’improvviso il numero di clienti. Di solito investono in infrastrutture e di conseguenza aumentano i prezzi. Spesso aumentano i prezzi e basta.

Se l’inviato della Lonely Planet dice di aver visto i delfini in un punto di un fiume, ecco che ogni barcarolo locale si inventa uscite giornaliere a vedere i delfini. Ho sentito descrizioni di specchi d’acqua con decine di barche a motore ad inseguire e circondare due pinnuti terrorizzati. E poi quelli che in origine erano i posti piú pittoreschi dove stare nelle città, come il Malioboro a Jogjakarta o Jalan Jaksa a Giacarta, diventano microcosmi di pizzerie, cartoline e free wi-fi con consumazioni a prezzi quasi occidentali. L’effetto è così evidente che se la Lonely Planet consiglia di visitare il mercato, due templi e un palazzo, in ogni posto trovi tour organizzati che ti portano a vedere esattamente quel mercato, quei due templi e il palazzo.

Alla fine viene da pensare che le cosa migliore da fare sia comprare la guida ed evitare i posti che consiglia.

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