Ecco, io dovrei essere qui a raccontare storie, cose che mi
capitano. Ma come faccio, ora che sono tornato di prepotenza nel magico mondo
della routine? Che vi racconto, della camminata di mezz’ora che faccio ogni
giorno fra le 4 e le 4.30, di come la neve un giorno c’è, il giorno dopo
diventa tutta molle e umida, e poi si scioglie e mi piace osservare gli aloni
bagnati che crescono sulla strada in discesa? Di come metto un sasso sull’asfalto
al limite fra l'asciutto e il bagnato e poi al ritorno controllo quanto sia
cresciuto l'alone? Non credo: ste cose puoi scriverle al massimo su carta.
O potrei darvi un aggiornamento sulla ricerca di clienti per
la mia nuova attività di traduzione libera. Se vi dicessi che ho contattato 264
aziende in un mese, più una sessantina di organizzazioni, vi cambierei forse la
vita?
Non che mi illuda di cambiarvi la vita. Certo, se potessi
farlo, in positivo, ovviamente, sarei felice di farlo, un po’ perché vi voglio
bene, a voi che volete bene un po’ alle mie righe, un po’ per semplice edonismo.
Certo che se uno si mette a scrivere roba per cambiare la vita alla gente,
finisce che va in ansia da prestazione ad ogni parola che butta giù. O fa come
Beppe Grillo, che comunque una parola su due di quelle che smolla è mala.
Che dire allora? Ammettere che vedrei positivamente
un’alleanza fra il Piddì e il movimento che si chiama come gli hotel di lusso?
O confessare che ci sono cascato ancora e sto leggendo un altro di quei libri
grossi e pallosi che “vanno letti prima o poi nella vita”? Epperò, “Il Maestro
e Margherita” è effettivamente grosso, stravagante e difficile da seguire, con
tutti quei Qualcuno Qualcosevic Qualkov che si incontrano fra i teatri e i
manicomi di Mosca, ma riesce ogni sera a farmi venir voglia di prenderlo in
mano e strappare con i denti qualche altra pagina, e forse, anzi, sono ora arrivato
alla conclusione ufficiale che è così, è da questo che si riconoscono i grandi
romanzi.
Ecco, qualcosa l’ho detto. E la parola “epperò" - tutta
attaccata - mi piace un sacco.
1 commento:
Qualcuno Qualcosevic Qualkov ;)
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