mercoledì 23 maggio 2012

A china



Guardo le fotografie del viaggio e mi rendo conto che non rendono. Perché la foto ti mostra quello che vedi, ma toglie tutti gli elementi circostanti. Vedi una montagna, ma non la fatica che hai fatto per scalarla, o il profumo di Turkish Delight dei tronchi dei mohair che si sfaldano. Il contesto è più importante di quanto uno creda.
Penso a duecento anni fa, quando andavi in un posto e al massimo lo avevi già visto disegnato. Presente quei disegni a china sui libri del Settecento? Bisognerebbe spegnere la digitale e ricominciare a schizzare sui notes, essendone capaci. Le immagini stupirebbero ancora chi le vede, non solo perché un disegno è inscindibile dal contesto, ma anche perché un’immagine non rappresenta fedelmente, ma ti costringe a completarla, metterci del tuo. E anche se non lo sai, il bello è tutto là. Alla fine il paesaggio in fotografia è come una donna nuda, nel senso che una in bikini è molto più sexy.

mercoledì 9 maggio 2012

Crederci


Quello di Strahan è uno dei pochi nomi scritti sulla parte sinistra della mappa della Tasmania. Cento anni fa qui avevano zinco da staccare dalla roccia, e uno dei teatri più importanti in Australia. Ora invece si fatica a trovare una tavola calda. Nell’unica mangeria del paese ordino una cotoletta con patatine, che arriva così secca e asciutta da lasciarmi intento a digerire fino alla mattina dopo. Mentre la mastico sfoglio l’Australian. C’è un articolo sul processo a Breivik: pare sia convintissimo di aver agito nel giusto.

Ho sempre trovato pericolose le persone troppo convinte, quelle con un solo obiettivo sul quale concentrano tutti gli sforzi e tutte le forze. Il fatto è che nella vita, per avere successo, devi canalizzare l’attenzione in un’unica direzione. Se giochi in Serie A non hai tempo per leggere saggistica. Se vuoi studiare il Nasdaq sul Financial Times non ce la fai a buttar giù la formazione per il Fantacalcio. Per essere Vincente non puoi permetterti distrazioni.

Ed è anche per questo che dico che nella vita è molto meglio pareggiare. Molto più divertente, molto  più ricca è la X.