È solo quando la tua squadra perde che ti accorgi della
fragilità della natura umana.
Facile dirlo, per un milanista che ha appena preso – seppure
indirettamente – quattro pere dal Barcellona, ma non è diverso per i tifosi
catalani: davvero credono di continuare a vincere per sempre? Cosa succederà quando
Messi sarà troppo vecchio?
Da milanista ho potuto gioire tante volte negli ultimi vent’anni,
eppure ho sempre saputo che ognuna di quelle vittorie era un metro di salita verso la
cima di una montagna persa fra le nuvole, che prima o poi avrei dovuto percorrere in discesa per
tornare al campo base. Ogni passo verso l’alto è un debito da pagare con un futuro
passo verso il basso, e più si sale, più aumenta la vertigine in vista della
discesa. È anche per questo che siamo nati per pareggiare.
E allora, cosa è meglio fare? Vivere una vita di pianura, senza
alti e bassi? O allenare il cuore a forza di saliscendi?
La risposta, non credo che ci sia.
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