È ormai chiaro che finché non finirò Infinite Jest questo
bugigattolo dell’esistenza non riprenderà mai quota.
Sono a pagina 566 e procedo di buona lena, ma per inerzia. Mi
capita, a volte, di fermarmi alla fine di una frase, sette o otto righe da dove
era cominciata e pensare: ma non lo poteva dire in parole povere e in una
frase sola?
E soprattutto perché nel libro anche i bambini e gli ignoranti hanno un
vocabolario da intellettuali?
E poi mi contengo, non esprimo giudizi, perché se l’autore ha
deciso di fare così, un motivo ci sarà. E io
mica sono un critico letterario per dire che è così e non può essere cosà.
Che poi anche i critici…
Però sotto sotto, fra lo sterno e lo stomaco, comincio a
nutrire sospetti di fregatura. Che non ci abbia fregati, David Foster Wallace,
e solo chi arriva in fondo sa che Infinite Jest è una sola, ma non osa
ammetterlo perché che fai, leggi un
libro di 1100 pagine e poi ammetti che era meglio non farlo?
Comunque, per chi è curioso, ma non osa prendere in mano il tomo, i Decemberists hanno dedicato un video al capitolo dell'Eschaton.
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