Stamattina ho detto alla mia collega francese che secondo me lei è una di quelle persone che se non hanno problemi se li vanno a cercare, perché senza non saprebbero che fare.
Ci è rimasta di stucco, ci ha pensato un po’, mi ha guardato male, ma non è riuscita a negare l’evidenza. E durante la pausa pranzo non ha parlato molto, mi sa che ci stava ancora pensando.
È stata la mia buona azione quotidiana, le ho trovato un problema a cui pensare.
Per quanto mi riguarda, invece, uno dei problemi più interessanti che mi siano venuti in mente in questo mondo moderno è “cosa devo fare se un mio amico di Facebook muore?"
Non parlo di censure o profili cancellati, ma di morte reale, che fino a prova contraria esiste ancora ed è in grado di prendere il sopravvento sul mondo virtuale.
Me lo sono chiesto per un po’ e continuerò a chiedermelo, anche se solo per poco tempo.
Per poco tempo perché un mio quasi coetaneo, stessa (unica) scuola media, paese vicino al mio, amici in comune, ha avuto un incidente in moto ed è partito per frutteti più verdi in quelli che prima della rivoluzione agricola erano i pascoli del cielo.
Non mi va di sparare parole di circostanza su di lui. Pochi ricordi, tutti positivi, ma odio la retorica post mortem che va per la maggiore in Italia.
Rimane però la macabra curiosità su cosa ne sarà del suo profilo su Facebook. Qualcuno avvertirà il signor Zuckerberg che il proprietario è deceduto? Oppure sta agli amici cancellarlo dai contatti? E con quale coraggio uno cancella un “amico” (ecco perché preferisco parlare di “contatti”), soprattutto dopo che è morto? Qualcuno ha visto un pulsante “report as dead” da qualche parte?
La triste notizia apparirà nella pagina del feedback? “X is now listed as dead”, oppure sarà una cosa di basso profilo e il contatto svanirà senza lasciare traccia? E qualcuno prima o poi avrà il fegato di inventare l'applicazione Cimitero, dove puoi andare a trovare gli amici morti? Magari si potrà creare un profilo per gli avi defunti e metterli direttamente nel cimitero. Ma i contatti defunti faranno numero? Perché in questo caso conosco un paio di persone che sarebbero in grado di ingaggiare quegli esperti che trovi ai banconi delle fiere e sono in grado di risalire ai tuoi trisavoli medievali. Gli stessi esperti per i quali chiunque ha sangue bluastro e uno stemma di famiglia.
Al giorno d’oggi una cotta d’armi non si nega a nessuno, si sa.
Ma torniamo dalle fiere ai fiori. Per ora mi sono imposto di non cercare il suo profilo per vedere cosa ne è stato. Spero solo di riuscire a trattenermi.
mercoledì 18 marzo 2009
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3 commenti:
anche io me lo sono sempre chiesto.... ho trovato l'articolo proprio cercando "morte su facebook"... in effetti bisognerebbe fare qualcosa..
non ho ancora avuto il coraggio di indagare. ma hanno creato un gruppo per commemorare quel povero ragazzo.
così ora c'è gente che nell'elenco dei gruppi ha "D. rimarrai sempre nei nostri cuori", seguito immediatamente da "adotta anche tu una ragazza svedese di 20 anni".
Un mio amico è morto ed il suo account è sempre li, ed ogni tanto continuano a mandargli messaggi.
In fondo facebook è un grande album fotografico, non vedo lesa la dignità del mio amico ne i sentimenti di quelli che l'hanno amato.
Personalmente provo imbarazzo di fronte a messaggi postumi nei quali gli viene dichiarato "ci manchi tanto" e non me la sentirei di scrivere personalmente.
Però sinceramente non mi permetto di giudicare tutto ciò, in fondo anche il funerale ed i fiori al cimitero sono manifestazioni esteriori ad uso delle coscienze dei vivi.
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